martedì 28 agosto 2012

NO AL MUOS, NO AI DRONI – PER LA SMILITARIZZAZIONE DELLA SICILIA


NO AL MUOS, NO AI DRONI – PER LA SMILITARIZZAZIONE DELLA SICILIA 

Il 4 aprile del 1982 oltre centomila sicilian* e tantissime persone giunte da tutta Europa sfilarono a Comiso per dire no alla costruzione di una base militare che avrebbe dovuto accogliere 112 missili Cruise a testata nucleare: erano parte di un poderoso movimento che per un decennio lottò per liberare il mondo dal dominio delle superpotenze di allora, convinto della necessità di un’Europa “senza missili dall’Atlantico agli Urali”. 

Nel 1982 al fianco delle manifestazioni di Comiso c’era Pio La Torre, che aveva intuito come la lotta e l’impegno per la pace, contro la militarizzazione della Sicilia, si intrecciava a doppio filo con un impegno più antico: quello antimafia e per la democrazia. Intuizione talmente profonda da armare la mano della mafia che, 26 giorni dopo quella straordinaria giornata, il 30 aprile a Palermo assassinava lui e Rosario Di Salvo. 

I missili a Comiso indicavano che il nuovo fronte del conflitto si stava spostando nel Mediterraneo. A distanza di 30 anni il Mediterraneo e la Sicilia costituiscono ancora fronte e centro degli interessi di guerra: il territorio di Niscemi sta per ospitare l’arma perfetta per i conflitti del 21° secolo: il MUOS, Mobile User Objective System, mentre la base Usa e Nato di Sigonella sta per trasformarsi nella capitale mondiale dei famigerati aerei senza pilota. 

Il MUOS di Niscemi è uno dei quatto terminali terrestri parte di un programma gestito dal Dipartimento della Difesa Usa: una rete di mega antenne e satelliti per telecomunicazioni veloci. È un sistema per propagare e moltiplicare gli ordini di attacco convenzionale, chimico, batteriologico e nucleare, ad uso esclusivo delle forze armate degli Stati Uniti d’America. Tre terminali sono installati nel sud-ovest dell’Australia, nel sud-est della Virginia, e nelle isole Hawaii. Il quarto ha trovato “ospitalità” nella sughereta di Niscemi, dove sono già state devastate decine di ettari di riserva naturale e dove stanno per essere montate tre grandi antenne paraboliche dal diametro di più di 18 metri e due torri radio alte quasi 150 metri che guideranno, con le loro onde elettromagnetiche, missili e aerei senza pilota. Gli studiosi non allineati con il pensiero unico dominante ne denunciano il pesante impatto sull’ambiente, sulla salute delle persone, sul traffico aereo e hanno già definito il MUOS un pericolosissimo maxi forno a microonde. 

A Sigonella sono già stati installati i primi droni del tipo Global Hawk, Predator e Reaper, gli stessi utilizzati quotidianamente in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia, Yemen, Libia, per colpire obiettivi civili e militari e assassinare anziani, donne e bambini. Nei piani dei Signori del Pentagono, entro la metà del secolo le Guerre saranno del tutto automatizzate. Decisioni, piani e ordini di attacco saranno esclusivamente demandati ai robot, ai computer, ai terminali terrestri e satellitari e ai droni. Per la prima volta nella storia dell’Umanità, vita e morte, pace e guerre non risponderanno alla volontà e alla coscienza dell’Uomo. 

Già ora le evoluzioni dei droni sui cieli siciliani, eticamente immorali, comportano insostenibili pericoli per le popolazioni e il traffico aereo civile. Le operazioni sugli scali di Catania-Fontanarossa e Trapani Birgi sono sottoposti a pesanti limitazioni, i passeggeri subiscono ingiustificati disagi e l’economia e il diritto di mobilità vengono irrimediabilmente compromessi. Come è stato ipotizzato da più parti, l’iperattività dei droni di Sigonella potrebbe prefigurare un’azione di guerra in Siria e, più tardi, in Iran. 

Il dilagante processo di militarizzazione dell’Isola e di trasformazione in un’immensa portaerei di morte e prigione-ghetto per i migranti e richiedenti asilo che fuggono dalle guerre africane e mediorientali ha tuttavia risvegliato la coscienza di migliaia di siciliani. Nella Sicilia sud-orientale sorgono decine di comitati di lotta contro il MUOS, mentre in provincia di Catania cresce l’allarme per la base di Sigonella. A distanza di 30 anni le riflessioni e le azioni dei protagonisti di quella stagione di lotta trovano sponda in un composito movimento formato soprattutto da giovani e giovanissimi, da associazioni e singol* cittadin*, che rifiutano l’idea di una Sicilia come portaerei e avamposto armato nel Mediterraneo, e lavorano perché la nostra isola sia piattaforma di pace e dialogo, terra capace di valorizzare le proprie risorse naturali e culturali e perché il Mediterraneo non sia più un cimitero marino ma diventi un Ponte di Pace e di cooperazione fra i popoli. 

Adesso è importante potenziare le iniziative di lotta e le azioni di denuncia e controinformazione ed estendere il movimento contro le guerre in tutta la Sicilia a partire dai luoghi dove sorgono i sempre più sofisticati apparati di morte (da Augusta, base dei sottomarini e delle unità navali a capacità e propulsione nucleare, alle grandi basi radar di Marsala e Noto-Mezzogregorio, allo scalo militare-civile di Trapani-Birgi, alla stazione radar antimigranti di Melilli, all’Arsenale di Messina proposto come megadiscarica delle unità navali Nato da rottamare, ecc.). 

Facciamo appello ai cittadini siciliani di 

---riaffermare con forza e costanza un impegno e una volontà di pace 

---denunciare la continua militarizzazione del nostro territorio (da Trapani a Lampedusa, da Sigonella a Niscemi, ecc.), lo sfruttamento e la distruzione del mare, delle coste, del territorio 

---ottenere il blocco immediato dei lavori del Muos a Niscemi 

---superare le ipocrisie di chi da una parte dice di voler sostenere l’ansia di libertà dei popoli arabi e che poi in realtà utilizza le bombe anche contro civili inermi per assicurarsi il controllo delle fonti di approvvigionamento energetico 

---sconfiggere chi pensa al Mediterraneo solamente come un unico immenso mercato dentro il quale solo le merci hanno diritto a muoversi e chi ha voluto blindare le nostre frontiere, trasformando porzioni della nostra isola in lager dove tenere segregate migliaia di persone (il megaCara di Mineo ne è un vergognoso esempio) 

---sostenere in maniera attiva i processi di liberazione dei popoli dai regimi corrotti ed oppressivi nell’area mediterranea 

---promuovere una comunità mediterranea dei diritti, per uscire insieme dalla crisi economica, costruendo con la Solidarietà un nuovo internazionalismo fra i popoli 

---rilanciare l’impegno contro le organizzazioni criminali, la borghesia mafiosa e i poteri forti, per la democrazia e la libertà 

---sostenere la campagna per la smilitarizzazione di Sigonella e dell’aeroporto di Trapani e la loro trasformazione in scali civili internazionali

Primi firmatari: Patrizia Abate (giornalista), Giovanni Abbagnato (Coordinatore soci Banca Etica Sicilia occidentale), Enzo Abbinanti (Fp CGIL Sicilia), Gero Accardo (Resp. Territorio e ambiente PRC Sicilia), Renato Accorinti (Pol. Movimento Nonviolento Messina), Nuccio Aliotta (Coordinatore soci Banca Etica Sicilia orientale), Venere Anzaldi (Cobas Scuola Palermo), Mario Azzolini (sindaco di San Mauro Castelverde), Andrea Ballarò (Cobas Antirazzista Palermo), Silvia Baraldini (giornalista), Franco Baratta (CIDI Roma), Sonia Barillari (Univ. Genova), Salvatore Basile (Dp.to di Fisica Università Palermo), Tindaro Bellinvia (Ass. Migralab A. Sayad Messina), Leandro Bianco (Rete Studenti Medi Sicilia), Francesco Bonanno (Liberacqua VSA), Anna Bucca (ARCI Sicilia), Giovanni Boncoddo (attore e regista), Salvatore Cacciato (consigliere provinciale PRC Enna), Francesco Calabrò (operatore sociale e Comitato No Tav Spinta dal Bass), Angelo Campagna (Comitato civico Liberacqua Palermo e Agrigento), Paolo Campo, Luca Cangemi (Coordinamento nazionale FdS), Peppe Cannella (Comitato di base NoMuos-Modica), Giovanna Carbonaro insegnante, Catania), Giulia Casamento (Legambiente Sicilia), Mirella Cassarino (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Gabriele Centineo (Area lavoro e società CGIL Catania), Giulia Centineo (docente lingua italiana), Nicola Cipolla (CEPES Palermo), Salvatore Cilio (PRC Niscemi), Giancarlo Consoli (Catania Città Aperta), Silvia Conte (Univ. Roma), Mimmo Cosentino (PRC Sicilia), Barbara Crivelli (Rete Antirazzista Catanese), Vincenzo Cummaudo (NoMuos Niscemi), Domenico Antonio Cusato (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Alessandro D’Alessandro (CSP Partito Comunista Sicilia), Nicolò D’Ippolito (regista), Nino De Cristoforo (Cobas Scuola Catania), Dario De Luca (giornalista), Martina Di Febo (Univ. Macerata), Alessio Di Florio (Ass. antimafie Rita Atria), Enrico Di Giacomo (fotoreporter e blogger), Pippo Di Natale (AUSER Sicilia), Rosamaria Di Natale (giornalista), Alfonso Di Stefano (Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella), Anita Fabiani (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Roberto Fai (Collegio di Filosofia Siracusa), Nunzio Famoso (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Patrizia Farrugio (SEL Piazza Armerina), Lella Feo (Ass. Siqillyah), Angelo Ficarra (ANPI Palermo), Davide Ficarra (PRC - FdS Palermo), Mario Forgione (Circolo Communitas Catania), Alfio Foti (Un’altra storia), Renato Franzitta (Conf. Cobas Palermo), Nadia Furnari (Ass. antimafie Rita Atria), Federico Galletta (Officina Rebelde), Carlo Garofalo (Comitati cittadini ennesi), Maria Antonietta Garofalo (PRC Castelvetrano), Fabio Giambrone (senatore Idv), Salvatore Giordano (NoMuos Piazza Armerina), Tiziano Granata (Osservatorio ambiente e legalità Legambiente Sicilia), Fulvio Grimaldi (giornalista), Mario Guarino (PRC Palermo), Pippo Gurrieri (Sicilia Libertaria), Matteo Iannitti (Esecutivo Nazionale Giovani Comuniste/i), Valeria Indovina (NoMuos Niscemi), Mariagiovanna Italia (ARCI Catania), Mario Iudicelli (NoMuos Niscemi), Leandro Janni (consigliere nazionale Italia Nostra), Alessandro La Grassa (CRESM Gibellina), Salvo La Rosa (Pdci Fds Catania), Salvatore Gabriele La Spisa (Presidente Liberacqua Onlus) Gaetano Lalomia (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Tiziana Lanza, Ernesto Leone (pittore, Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella), Antonella Leto (Fp CGIL Sicilia), Salvo Lipari (ARCI Palermo), Francesco Lo Cascio (MIR Movimento internazionale della riconciliazione), Vincenzo Lombardo, Patrizia Maltese (giornalista), Giuseppe Maiorana (Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, Gibellina), Gemma Marino (Ass. Volontari per la protezione civile ASTRA Caltagirone), Valerio Marletta (sindaco di Palagonia), Antonio Marotta (Prc Sicilia), Antonio Mazzeo (giornalista e peace researcher), Maria Merlini (PRC Sicilia), Giovanni Messina (CeRSDeT Catania), Natya Migliori (giornalista), Giusi Milazzo (SUNIA Sicilia), Pietro Milazzo (Area lavoro e società CGIL Sicilia), Massimo Mingrino (Pdci), Teresa Modafferi (Cobas Scuola Catania), Rosa Maria Monastra (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Pierpaolo Montalto (PRC Catania), Natale Musarra (Federazione Anarchica Siciliana), Luca Nivarra (giurista, docente Università Palermo), Francesco Nocito (Movimento Difesa del Cittadino, Melilli), Riccardo Orioles (direttore I Siciliani giovani), Salvatore Palidda (DISFOR – Università degli Studi di Genova), Erasmo Palazzotto (Segreteria SEL Sicilia), Michele Palazzotto (Fp CGIL Sicilia), Calogero Parisi (Coop. lavoro e non solo), Giovanni Panepinto (sindaco di Bivona), Gemma Persico (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Gianni Piazza (ricercatore Università di Catania), Carmelo Picciotto (avvocato ASGI, Messina), Antonio Pioletti (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Anna Puglisi (Centro Impastato Palermo), Arianna Pungi (insegnante, Catania), Punto Pace Pax Christi Catania, Rosario Rappa (Fiom CGIL Sicilia), Margherita Reito (assistente sociale ufficio servizio per minorenni-Ct), Giuseppe Restifo (Dip.to Scienze cognitive, della formazione e degli studi culturali - Università di Messina), Vito Restivo (Voci Attive Palermo), Eugenia Rigano (insegnante, Catania), Antonio Riolo (CGIL Sicilia), Francesca Rizzo Nervo (Facoltà Lettere e Filosofia – Univ. Sapienza Roma), Luciano Rizzuti (Giovani Comunisti Palermo), Francesco Saija (docente universitario in pensione), Antonella Santarelli (NoMuos Piazza Armerina), Giovanna Santini (Univ. Tuscia), Umberto Santino (Centro Impastato Palermo), Chiara Sasso (Coord. Rete Comuni Solidali), Luigi Savoca (Circolo Communitas Catania), Rosario Scollo (Servizio Civile Internazionale Catania), Santina Sconza (ANPI Catania), Attilio Scuderi (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Salvatore Claudio Sgroi (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Daniele Silvestri (cantane e musicista), Domenico Stimolo (Catania), Cirino Strano (medico, NoMuos Vittoria), Giuseppe Strazzulla (insegnante, Libera Catania), Luigi Sturniolo (Rete NoPonte Messina), Roberta Tagliani (Univ. Milano), Ottavio Terranova (ANPI Sicilia), Paolo Toro (Giovani Comunisti Palermo), Enzo Traina (NoMuos Niscemi), Gabriele Vaccaro (banchiere ambulante, Banca Etica), Sebastiano Vecchio (Dip.to Scienze Umanistiche Ateneo Catania), Amalia Zampaglione (Pdci FdS Catania) 

info-adesioni: siciliacontrolaguerra@yahoo.it 

hanno aderito (dopo il 26/7): Valentina Caviglia (Cobas antirazzista-Pa), Giorgia Listi (Cobas antirazzista-Pa), Fausta Ferruzza (Cobas antirazzista-Pa), Maurizio Galici (Alternativa Libertaria- Pa). Paolo Capizzi, Federico Oliveri (segr. PRC-Pisa), Marco Ferdinando Martorana, Lorenzo Creciolo (redazione Rebus Magazine),...

Nessun commento:

Posta un commento